giovedì 7 febbraio 2013

il sondaggio negato

Sta facendo notizia la marcia indietro dell' AGCOM riguardo ai sondaggi durante il black out pre-elettorale.  Si tratta di un capovolgimento del parere che ion precedenza il medesimo organo aveva fornito e che quindi lascia delle perplessità.

Leggendo attentamente il comunicato stampa diffuso da AGCOM non si può non cogliere il passaggio chiave che motiva la decisione. Esso recita: "l’applicazione realizzata (...), nei termini in cui viene pubblicizzata, rende accessibile  - previo il  pagamento di un prezzo contenuto  - il risultato dei sondaggi ad un pubblico  potenzialmente  molto vasto, con inevitabili effetti di diffusione incontrollata  dell’informazione.  Questa circostanza  configura quindi un’oggettiva violazione del divieto imposto dalla legge sulla par condicio".
Alcune considerazioni:
1. il problema non è l'aver realizzato il servizio, ma i termini in cui viene pubblicizzata. Ovvero, se foste stati di bassissimo profilo e quindi l'app non avesse avuto successo si poteva fare. Invece vi siete messi a gridarlo ai 4 venti, state avendo successo e quindi ... STOP!
2. l'oggettiva violazione del divieto poteva essere rilevata anche prima. Non posso credere che non fosse stata intravista
3. non si menziona il fatto che in realtà il vero pericolo fosse un altro: l'affissione dei risultati ricevuti sull'app nei social network, dove basta avere un email fittizio e un account fittizio e i social network spalancano le porte. E poi vai a cercare il responsabile tramite rogatorie internazionali = impossibile
4. a corollario del punto 3: e se chi si prendesse la briga di pubblicare quel che sforna l'istituto di ricerca fosse modificato ad arte con un programma di editing? a questo non ci ha pensato né il garante, né l'istituto che non avrebbe potuto difendersi (altrimenti avrebbe dovuto smentire dicendo che i dati erano diversi e quindi di nuovo violando il divieto)
5. come suggerisce Camisani Calzolari inoltre sarebbe divertente capire come la medesima App rilasciata in un altro paese possa essere bloccata dall'AGCOM. Mistero

Concludendo una brutta storia che fa riflettere su una normativa che può essere vista come ingiusta (ma allora vale per tutti) o giusta. In quest'ultimo caso però va ricordato che è stata istituita quando i sondaggi pre-elettorali erano usati come delle clave per influenzare i risultati. E qualcuno era molto più "bravo" e potente degli altri a farlo. E' probabile che sia una norma da rivedere o meglio da cancellare. Altro lavoro per il prossimo parlamento.
ps: lo sanno tutti comunque che esistono sondaggi "grigi" che sostituiscono i nomi dei partiti e delle coalizioni con i nomi di cavalli inventati e relative scuderie. Ma questa è violazione della violazione e quindi non interessa nessuno (sigh)

Nessun commento:

Posta un commento