lunedì 17 dicembre 2012

I Big Data

Spesso mi sono chiesto se davvero la paura del Grande Fratello che tutto sa e tutto controlla, sia davvero fondata. Mi sono sempre risposto che non sia così. Che nelle grandi quantità di dati, il mio profilo, le mie interazioni, i miei network siano una goccia di un oceano enorme.
Ora trovo conferma: in questo interessaante articolo. Solo lo 0,5% dei dati viene effettivamente analizzato: praticamente nulla. C'è da dire che molti dati sono pura spazzatura o sono solo ridondanza. Ma c'è anche da dire che molti potrebbero invece essere interessanti e utili. Solo che manca l'intelligenza o forse più probabilmente gli investimenti per condurre analisi di questo tipo.
Rimane il dubbio sul fatto che possano essere estratte delle informazioni "personali" che possono danneggiare un individuo: orientamenti politici, sessuali, religiosi, problemi di salute in pochi logfiles e una carriera potrebbe svanire... Su questo non ho risposta, se non sul fatto che le norme sulla privacuy devono essere stringenti e prevedere delle multe talmente salate da scoraggiare chiunque a far uso improprio dei dati

Lo studio che ha condotto IDC presenta comunque alcune altre statistiche davvero intriganti:
- la quantità di dati che cresce esponenzialemente e che potrebbe raggiungere iu 40 Zettabyte nel 2020 (secondo me anche di più). nb: 1 Zettabyte = 1.000 miliardi di GB.
-  solo la metà dei dati che andrebbe protetto lo è attualmente
- solo il 23% dei dati che vengono prodotti nel 2012 (pari a 643 Exabyte) sarebbe utile se venisse analizzato

Statistiche che interessando tutti, dovrebbero far preoccupare tutti. Ed invece se ne preoccupano solo in pochissimi, e soprattutto quelli che potenzialmente le potrebbero leggere :)

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