DA poco ha un nome. Da molto tempo ne conoscevo le potenzialità. Si chiama gamification. Ovvero la trasformazione di un compito in un'attività che assomiglia ad un gioco ( o lo è in tutto e per tutto) ma con fini educativi o altri fini. Ad esempio nel mondo delle ricerche di mercato è un filone tutto nuovo che sembra dare grandi soddisfazione a chi lo utilizza. http://prezi.com/2dn_iwdm9rvw/survey-gamification/ a questo indirizzo una presentazione che illustra alcuni di questi vantaggi. Tuttavia credo che una riflessione vada fatta.
Anni ed anni a cercare la standardizzazione delle misure ... e all'improvviso si cerca di creare un ambiente di intervista divertente e quantomeno interpretabile. Un esempio (banalizzato). Viene consigliato di chiedere invece di "qual è il tuo abito elegante prefertito" qualcosa del tipo "se dovessi sposarti che abito elegante indosseresti?". Ora e se io sono contrario al matrimonio? oppure se per mia religione fossi "costretto" ad indoissare alcuni capi invece di altri? e così via.
Tuttavia è un trend che non va trascurato. Se non altro perchè rtende le interviste meno "pesanti", e perchè se prende piede, farà sembrare le interviuste tradizionali ancora più "pesanti"...
Anni ed anni a cercare la standardizzazione delle misure ... e all'improvviso si cerca di creare un ambiente di intervista divertente e quantomeno interpretabile. Un esempio (banalizzato). Viene consigliato di chiedere invece di "qual è il tuo abito elegante prefertito" qualcosa del tipo "se dovessi sposarti che abito elegante indosseresti?". Ora e se io sono contrario al matrimonio? oppure se per mia religione fossi "costretto" ad indoissare alcuni capi invece di altri? e così via.
Tuttavia è un trend che non va trascurato. Se non altro perchè rtende le interviste meno "pesanti", e perchè se prende piede, farà sembrare le interviuste tradizionali ancora più "pesanti"...
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