l'isae non esiste più...sigh... ora è tutto in mano all'ISTAT come recita il comunicato stampa. Speriamo sia andato tutto in mano a quella parte di istat che lavora seriamente....
mercoledì 26 gennaio 2011
martedì 25 gennaio 2011
mercoledì 12 gennaio 2011
metodi americani per combattere l'inflazione....
Questa è davvero grossa come idea. Il Francobollo Forever. Lo comperi oggi (44 cents) e vale per sempre. D'altronde 10 anni fa (nel 2001) costava 34 cents. Vale quindi la pena comperarne parecchi se si intende scrivere via posta tradizionale. no?
Oppure credere nell'innovazione e digitalizzare tutto.
Cmq un'idea così servirà senza dubbio a far cassa. Domani si vedrà...
Oppure credere nell'innovazione e digitalizzare tutto.
Cmq un'idea così servirà senza dubbio a far cassa. Domani si vedrà...
martedì 11 gennaio 2011
L'Italia che si impoverisce
Senza dubbio molto interessante l'analisi dell'ISTAT:
"In calo anche la propensione al risparmio delle famiglie, che si ricava dal rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile, entrambi depurati della componente stagionale: è stata pari al 12,1%, in diminuzione di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti percentuali rispetto al terzo trimestre del 2009"
Lasciare che un paese attinga alle proprie riserve di risparmio, è un'indicatore allarmante. Se infatti non si produce nuovo risparmio, significa che non ce la si fa proprio. Perchè generalmente nei momenti di crisi, è proprio alla salvaguardia del risparmio che si guarda: si accumula ancora di più per proteggersi dai mercati. Ma oggi come oggi da che cosa ci proteggiamo?
"In calo anche la propensione al risparmio delle famiglie, che si ricava dal rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile, entrambi depurati della componente stagionale: è stata pari al 12,1%, in diminuzione di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti percentuali rispetto al terzo trimestre del 2009"
Lasciare che un paese attinga alle proprie riserve di risparmio, è un'indicatore allarmante. Se infatti non si produce nuovo risparmio, significa che non ce la si fa proprio. Perchè generalmente nei momenti di crisi, è proprio alla salvaguardia del risparmio che si guarda: si accumula ancora di più per proteggersi dai mercati. Ma oggi come oggi da che cosa ci proteggiamo?
giovedì 6 gennaio 2011
martedì 4 gennaio 2011
indietro non si torna?
Se si asoltano le notizie, ogni giorno, ogni mese, ogni anno va peggio. Senza possibilita' di tornare indietro. Possibile?
Published with Blogger-droid v1.6.5
il pil si riprenderà grazie al calendario
Pare che il 2011 farà felici gli imoprenditori e non i dipendenti... Pochi ponti in vista, come spiegato nell'articolo di Repubblica. 1 maggio di domenica, 25 aprile che coincide con la pasqua, natale di domenica. Insomma stavolta bisognerà destagionalizzare i dati per ridurre e non per incrementare.... Crisi in arrivo per gli operatori turistici che non potranno avvalersi dei flussi da "ponte"
giovedì 30 dicembre 2010
venerdì 5 marzo 2010
la corruzione in Italia? diffusa per tutti
secondo un report molto interessante dell'Eurobarometro che trovi qui
la corruzione in Italia dilaga a sentire gli italiani. Anche gli altri
paesi EU non scherzano... ma noi siamo sopra media!
la corruzione in Italia dilaga a sentire gli italiani. Anche gli altri
paesi EU non scherzano... ma noi siamo sopra media!
mercoledì 2 dicembre 2009
il PIL italiano
Il PIL (prodotto interno lordo) è una misura largamente utilizzata per stabilire lo stato di salute di una nazione. Dovrebbe essere, come misura, confrontabile con le situazioni degli altri paesi e dare un outlook sull'andamento rispetto al periodo omologo dell'anno precedente. Molte sono le critiche a questo sistema e la cosa più incredibile e poco nota è che ci vogliono anni (circa 4) per avere conferma del dato. Sul portale dell'ISTAT si può consultare l'andamento per trimestre del PIL italiano:
PIL ITALIA
direi che non c'è molto da aggiungere. A parte l'ottimismo del premier....
PIL ITALIA
direi che non c'è molto da aggiungere. A parte l'ottimismo del premier....
lunedì 30 novembre 2009
celli invita suo figlio ad andarsene dall'Italia
Lettera aperta al figlio dell'ex direttore generale della Rai Piergiorgio Celli, ora rettore della LUISS di Roma.
Dal sapore molto amaro e fin troppo realistico, fa riflettere perchè in un paese senza "ascensori" sociali viene scritto da uno che sta agli ultimi piani (quelli alti).
Cosa dovrebbe fare un operaio che fa studiare il figlio in Italia?
buona lettura:
lettera aperta di Celli al figlio
Dal sapore molto amaro e fin troppo realistico, fa riflettere perchè in un paese senza "ascensori" sociali viene scritto da uno che sta agli ultimi piani (quelli alti).
Cosa dovrebbe fare un operaio che fa studiare il figlio in Italia?
buona lettura:
lettera aperta di Celli al figlio
sabato 28 novembre 2009
La Carta dei cento, un appello per il WiFi libero
La Carta dei cento, un appello per il WiFi libero
difficile aggiungere qualcosa a questo appello. Ci sono solo miopie dietro a questo oscurantismo. sarebbe come se si proibisse di circolare con la macchina perchè alcune auto potrebbero essere piene di esplosivo... insomma sperare affinchè un'assurdità non si ripeta (in che paese digitale siamo?)
difficile aggiungere qualcosa a questo appello. Ci sono solo miopie dietro a questo oscurantismo. sarebbe come se si proibisse di circolare con la macchina perchè alcune auto potrebbero essere piene di esplosivo... insomma sperare affinchè un'assurdità non si ripeta (in che paese digitale siamo?)
giovedì 5 novembre 2009
compleanni postumi
Internet può essere crudele o se vogliamo anche commemorativo. Oggi è il compleanno del compianto Diego Pastorino. Persona squisita che non serve descrivere in quanto chi l'ha conosciuta capisce bene cosa intendo. Oggi sarebbe il suo compleanno se non avesse dovuto lasciarci prematuramente. E Plaxo mi recapita il seguente messaggio:
Diego Pastorino's birthday is today (5 November)
Io mentalemente gli faccio i miei migliori auguri, con nostalgia e una domanda:
chi fermerà tutti questi reminders tra cinquant'anni, quando tante persone non saranno più qui ma ci saranno molti avvisi di compleanni in automatico?
Diego Pastorino's birthday is today (5 November)
Io mentalemente gli faccio i miei migliori auguri, con nostalgia e una domanda:
chi fermerà tutti questi reminders tra cinquant'anni, quando tante persone non saranno più qui ma ci saranno molti avvisi di compleanni in automatico?
venerdì 30 ottobre 2009
Prostitutopoli
ormai ci manca poco: dopo Tangentopoli siamo alla Prostitutopoli della nostra Repubblica.
Siamo di fronte ad un fenomeno che sta travalicando i confini dei casi isolati ed abbracciando i "quasi" tutti. Il sistema che sa e che finge di non sapere. Insomma il teorema che Craxi spiegò per le tangenti a suo tempo in Parlamento lasciando intendere che tutti erano al corrente e collusi. Sembra che anche ora questo tipo di logica prevalga. Tanti, forse tutti sanno, ma guardano altrove. Chi si fa beccare è un cretino, e va scaricato al più presto. Anche se in realtà potrebbero essere solo fatti suoi. Partono i distinguo e a volte anche l'0allargamento di "vedute": sesso e droga sullo stesso piano. Denaro e favori idem.
Un impasto talmente magmatico che nessuno ci farà più tanto caso tra un po', se non chi ama seguire la gogna pubblica di personaggi che forse non avevano nè la statura morale nè la professionalità nè l'attitudine di ricoprire quei ruoli (davvero Marrazzo che non brillava come giornalista quando conduceva "Mi manda Rai 3" è un bravo amministratore della cosa pubblica?).
Gli interrogativi sono moltissimi. Ma invece di riflettere sulle cause e i rimedi, mi sembra che l'unica cosa che importi davvero sia il chi con chi, quando, a quanto.
L'Italia ormai è più o meno questa
Siamo di fronte ad un fenomeno che sta travalicando i confini dei casi isolati ed abbracciando i "quasi" tutti. Il sistema che sa e che finge di non sapere. Insomma il teorema che Craxi spiegò per le tangenti a suo tempo in Parlamento lasciando intendere che tutti erano al corrente e collusi. Sembra che anche ora questo tipo di logica prevalga. Tanti, forse tutti sanno, ma guardano altrove. Chi si fa beccare è un cretino, e va scaricato al più presto. Anche se in realtà potrebbero essere solo fatti suoi. Partono i distinguo e a volte anche l'0allargamento di "vedute": sesso e droga sullo stesso piano. Denaro e favori idem.
Un impasto talmente magmatico che nessuno ci farà più tanto caso tra un po', se non chi ama seguire la gogna pubblica di personaggi che forse non avevano nè la statura morale nè la professionalità nè l'attitudine di ricoprire quei ruoli (davvero Marrazzo che non brillava come giornalista quando conduceva "Mi manda Rai 3" è un bravo amministratore della cosa pubblica?).
Gli interrogativi sono moltissimi. Ma invece di riflettere sulle cause e i rimedi, mi sembra che l'unica cosa che importi davvero sia il chi con chi, quando, a quanto.
L'Italia ormai è più o meno questa
giovedì 29 ottobre 2009
le rate che passione...
secondo Repubblica versione online che trovate qui:
"La percentuale di famiglie che non riesce a onorare i propri impegni sui 617 miliardi di mutui e prestiti contratti con gli istituti (10.400 euro per italiano) è salita negli ultimi mesi al 2,7%"
e ancora:
o le ex-formiche del Belpaese dal 2000 a oggi: con l'esposizione cresciuta dal 31% al 58% del reddito disponibile
e ancora:
oggi, si compra di tutto a rate (una volta solo case e auto): 43 auto su 100 (dati dell'osservatorio Findomestic), 20 elettrodomestici, il 15% di computer e il 12% dei mobili.
e poi:
"i debiti sono il 58% del reddito (azioni, case, depositi e fondi) delle famiglie italiane contro il 91% della media Ue, il 134% degli americani e il 161% degli inglesi"
il tutto per cercare di dire che ... povera Italia e poveri italiani che si indebitano.
Ma si sa sin da troppo tempo che il mercato dei debiti è stato sviluppato ad arte proprio per sviluppare un settore che era anni luce in ritardo rispetto agli altri paesi finanziariamente "evoluti". Adesso si scrive e discute su un fenomeno visto al contrario: paura di uno sviluppo voluto e cercato.
che ipocrisie...
"La percentuale di famiglie che non riesce a onorare i propri impegni sui 617 miliardi di mutui e prestiti contratti con gli istituti (10.400 euro per italiano) è salita negli ultimi mesi al 2,7%"
e ancora:
o le ex-formiche del Belpaese dal 2000 a oggi: con l'esposizione cresciuta dal 31% al 58% del reddito disponibile
e ancora:
oggi, si compra di tutto a rate (una volta solo case e auto): 43 auto su 100 (dati dell'osservatorio Findomestic), 20 elettrodomestici, il 15% di computer e il 12% dei mobili.
e poi:
"i debiti sono il 58% del reddito (azioni, case, depositi e fondi) delle famiglie italiane contro il 91% della media Ue, il 134% degli americani e il 161% degli inglesi"
il tutto per cercare di dire che ... povera Italia e poveri italiani che si indebitano.
Ma si sa sin da troppo tempo che il mercato dei debiti è stato sviluppato ad arte proprio per sviluppare un settore che era anni luce in ritardo rispetto agli altri paesi finanziariamente "evoluti". Adesso si scrive e discute su un fenomeno visto al contrario: paura di uno sviluppo voluto e cercato.
che ipocrisie...
il 10% dei figli in Italia sarebbero adulterini
con una statistica inquietante che trovate qui si asserisce che in Italia vi siano un sacco di bimbi che hanno un padre diverso da quel che credono.
A leggere bene l'articolo non è il 10% che sembra essere dichiarato, ma comunque una percentuale rilevante superiore al 5%.
Quindi quando i vostri figli frequentano classi numerose, diciamo una ventina di bimbi, almeno uno se non 2 sono "adulterini" (a meno che non sia il vostro....)
Fa un po' impressione, no?
A leggere bene l'articolo non è il 10% che sembra essere dichiarato, ma comunque una percentuale rilevante superiore al 5%.
Quindi quando i vostri figli frequentano classi numerose, diciamo una ventina di bimbi, almeno uno se non 2 sono "adulterini" (a meno che non sia il vostro....)
Fa un po' impressione, no?
mercoledì 28 ottobre 2009
l'idiozia digitale
facebook raggruppa davvero potenziali atti di idiozia planetaria. Basta che un utente qualsiasi crei un gruppo chiamato "No Facebook a pagamento nel 2010, servono 10.000.000 iscritti" e al momento attuale 308 mila utenti si sono iscritti. ma si può essere così idioti?
venerdì 23 ottobre 2009
Perchè ce l'hanno con i bambini?
Oggi ho fatto filotto! Nei centri commeciali di Trieste odiano i bambini
- 3 giorni fa al centro commerciale Il Giulia: spazio per bambini al piano seminterrato, quello con il gioco con le palline resta desolantemente chiuso da mesi. Credo non si possa nemmeno più utilizzare lo spazio per fare delle feste di bambini. Vicino a Euronics e Pittarello ci sono dei giochi / giostrine (a pagamento) chiusi anch'essi da mesi. PERCHE'?
- ieri sono andato al Centro commerciale le Torri d'Europa: lo spazio per i bimbi non c'è più. Solo qualche giostrina (a pagamento) e la sala giochi. Per i più piccoli il nulla. PERCHE'?
- oggi il "top": centro commerciale Montedoro: c'erano 2 spazi, uno per i più piccoli (fino a 3 anni) dove giocare e disegnare e uno spazio per i bimbi più grandi con i gonfiabili (a gratis). Non ci sono più. E non c'è null'altro. PERCHE'?
che sia timore referenziale verso l'IKEA che ha super spazi per i bimbi con tanto di animatori?
ps: al centro commericale montedoro che pare sull'orlo del fallimento visti i pochi negozi e i pochissimi clienti (oggi che pioveva e che è venerdì pomeriggio doveva essere pieno ed in fatti saremo stato 50 - 100 clienti nel deserto) manca il BANCOMAT. Dicono che non hanno ancora attivato il collegamento (a che cosa visto che basta uno di quelli grande come un videogioco da bar....)
mah....
- 3 giorni fa al centro commerciale Il Giulia: spazio per bambini al piano seminterrato, quello con il gioco con le palline resta desolantemente chiuso da mesi. Credo non si possa nemmeno più utilizzare lo spazio per fare delle feste di bambini. Vicino a Euronics e Pittarello ci sono dei giochi / giostrine (a pagamento) chiusi anch'essi da mesi. PERCHE'?
- ieri sono andato al Centro commerciale le Torri d'Europa: lo spazio per i bimbi non c'è più. Solo qualche giostrina (a pagamento) e la sala giochi. Per i più piccoli il nulla. PERCHE'?
- oggi il "top": centro commerciale Montedoro: c'erano 2 spazi, uno per i più piccoli (fino a 3 anni) dove giocare e disegnare e uno spazio per i bimbi più grandi con i gonfiabili (a gratis). Non ci sono più. E non c'è null'altro. PERCHE'?
che sia timore referenziale verso l'IKEA che ha super spazi per i bimbi con tanto di animatori?
ps: al centro commericale montedoro che pare sull'orlo del fallimento visti i pochi negozi e i pochissimi clienti (oggi che pioveva e che è venerdì pomeriggio doveva essere pieno ed in fatti saremo stato 50 - 100 clienti nel deserto) manca il BANCOMAT. Dicono che non hanno ancora attivato il collegamento (a che cosa visto che basta uno di quelli grande come un videogioco da bar....)
mah....
giovedì 22 ottobre 2009
Requiem per IKEA di Villesse
ieri 21 ottobre 2009 ha aperto i battenti l'Ikea di Villesse (GO) nella ribattezzata Regione Friuli SVEZIA Giulia (come da pubblicità sulle affissioni presenti a TS). Piccola parentesi: non ho sentito grosse lamentele a riguardo.
Tutta l'operazione è stata seguita in modo impeccabile da Bora.la uno dei pochi giornali fatti bene dell'area in cui vivo e le interviste con i responsabili della comunicazione Ikea confermano il loro "stile"....
Tuttavia dal mio modesto osservatorio vedo prevedo e stravedo che questa apertura (peraltro attessissima) non avrà il successo che sperano in Svezia. In sintesi i motivi che porteranno alla crisi o alla chiusura da qui a qualche anno:
- molti triestini hanno già in casa parecchi Ikea items acquistati a Padova, Milano, Brescia, Bologna
- il mercato austriaco è saturo di ikea dato che hanno alcune sedi lì
- gli sloveni hanno prezzi sensibilmente più bassi in particolare lontano dal confine e non saranno tanto attratti da Villesse. Se poi si aprisse un Ikea in Solvenia....
- i friulani hanno tradizione nel mobile e resistenza verso Ikea. Molte famiglie percepiranno il rischio o meglio i rischi connessi all'apertura dell'Ikea e boicotteranno gli acquisti
In sintesi, non andranno male nei primi anni (effetto novità), ma credo che nel medio periodo (3 anni) tutte le problematiche emergeranno. E le conseguenze saranno evidenti a tutti.
Vedremo....
Tutta l'operazione è stata seguita in modo impeccabile da Bora.la uno dei pochi giornali fatti bene dell'area in cui vivo e le interviste con i responsabili della comunicazione Ikea confermano il loro "stile"....
Tuttavia dal mio modesto osservatorio vedo prevedo e stravedo che questa apertura (peraltro attessissima) non avrà il successo che sperano in Svezia. In sintesi i motivi che porteranno alla crisi o alla chiusura da qui a qualche anno:
- molti triestini hanno già in casa parecchi Ikea items acquistati a Padova, Milano, Brescia, Bologna
- il mercato austriaco è saturo di ikea dato che hanno alcune sedi lì
- gli sloveni hanno prezzi sensibilmente più bassi in particolare lontano dal confine e non saranno tanto attratti da Villesse. Se poi si aprisse un Ikea in Solvenia....
- i friulani hanno tradizione nel mobile e resistenza verso Ikea. Molte famiglie percepiranno il rischio o meglio i rischi connessi all'apertura dell'Ikea e boicotteranno gli acquisti
In sintesi, non andranno male nei primi anni (effetto novità), ma credo che nel medio periodo (3 anni) tutte le problematiche emergeranno. E le conseguenze saranno evidenti a tutti.
Vedremo....
Iscriviti a:
Post (Atom)